Due nuove opportunità museali: il MASC di Sala Consilina e l’Antiquarium di Sapri

MASC – Museo Archeologico Sala Consilina

La nostra sete di conoscenza ci ha portati a Sala Consilina, una città in provincia di Salerno, a pochi passi dal Golfo di Policastro. Nel centro della città, fra piccole stradine e ospitali abitanti, sorge un convento seicentesco dei Cappuccini con la sua chiesa, ormai sconsacrata.

Il convento è completamente ristrutturato, mantenendo il suo fascino antico ed è oggi il Polo Culturale Cappuccini, centro di eventi culturali di vario genere. Inoltre è la sede di un importante museo archeologico: il Museo Archeologico di Sala Consilina, ovvero il MASC.

Un museo di grande rilievo e valore archeologico per i resti di oggetti e vasi provenienti da corredi tombali di necropoli la cui cronologia va dal IX secolo a.C. al IV secolo a.C., e rinvenuti attraverso gli scavi effettuati in particolare in due aree di Sala Consilina, quali San Rocco e Sant’Antonio. Il Museo Archeologico di Sala Consilina è soprattutto un progetto che testimonia la memoria storica di Sala Consilina, una città completamente snaturata dall’architettura moderna dei suoi edifici.

Il MASC è inoltre di grande importanza culturale in quanto è uno dei pochissimi musei che espone reperti archeologici della civiltà Villanoviana. Il Villanoviano, sviluppatosi tra il IX e VIII secolo a.C., nella prima fase dell’età del Ferro, caratterizzò prevalentemente l’area dell’attuale Toscana e Nord del Lazio, ma in piccola parte si manifestò anche nella zona vicino Bologna, Fermo e in Campania, nell’area di Capua, Capodifiume, Pontecagnano, Eboli e Sala Consilina.

Il laboratorio pratico del MASC

I nuovi ambienti del MASC sono stati arricchiti e decorati dai lavori degli studenti del Liceo Artistico “Pomponio Leto” di Teggiano, che aumentano il valore culturale e sociale del museo: un luogo dove non solo è possibile osservare la storia da vicino, ma dove si può rivivere l’arte tecnica del passato attraverso un laboratorio, allestito in una delle sale, sulla lavorazione della terracotta. In questa sala è possibile ammirare anche una teca con la spiegazione delle varie fasi di lavorazione del vasellame e la ricostruzione di alcuni manufatti in terracotta, come il tintinnabulo, un antichissimo strumento musicale simile ad un sonaglio.

L’idea di creare un polo museale archeologico a Sala Consilina è frutto della passione e del lungo impegno della Direttrice dell’ufficio Archeologico di Sala Consilina, Anna Di Santo. Un progetto nato con l’obbiettivo di raccontare la storia inserendo i reperti archeologici nel loro contesto di riferimento: ne sono un valido esempio gli allestimenti delle tombe più significative così come sono emerse dalla campagna di scavo, o le ricostruzioni degli usi e costumi dell’epoca.

L’inaugurazione del MASC

Vista la sua capacità progettuale ed essendo la responsabile per la Soprintendenza archeologica dell’area salernitana del Golfo di Policastro, la redazione di Golfo d’aMare ha posto delle domande alla Direttrice Anna Di Santo in merito ad un bene che ci interessa da vicino: la Villa Marittima di Sapri. Una confortante notizia arriva dalla disponibile Direttrice, che conferma il buon stato di avanzamento dei lavori di ristrutturazione delle sale del Complesso Santa Croce, che dovrebbero essere dedicate ad un Antiquarium.

La dottoressa Di Santo, anche per Sapri, è lungimirante: non si sofferma solo sull’Antiquarium che ospiterà i reperti archeologici rinvenuti a Sapri, ma sottolinea l’importanza di un bene come quello della Villa Marittima, della seconda metà del I secolo a.C. (risalente alla pax romana), presente in località Santa Croce. Le campagne di scavo degli anni ’90 hanno portato alla luce le terme di detta Villa che si estende per un’area più vasta, come testimoniano le altre evidenze archeologiche: le arcate prospicienti la spiaggia, le fondazioni del porto romano, il muro di contenimento in opus reticolatum a est della chiesa di Santa Croce, i reperti rinvenuti in proprietà Giordano e le murature romane visibili sulla spiaggia sottostante l’ospedale.

Un manufatto esposto al MASC

L’opera di recupero e valorizzazione sarebbe quindi molto più grande e, acquisiti i fondi, restituirebbe un’idea di quello che era il complesso della Villa Marittima e il ruolo che doveva avere in quel tratto di costa. Inoltre si inserirebbe in un discorso più vasto per il Golfo di Policastro che, a ritroso, dall’epoca romana può arrivare ai primi insediamenti del paleolitico quando Homo Sapiens e Neanderthaliani abitavano nello stesso territorio.

La Direttrice Anna Di Santo ci saluta con la speranza di veder realizzato al più presto un polo museale a Sapri, da cui poter godere di una magnifica vista sul mare, e ci svela un sogno: poter realizzare a Sapri un centro del territorio campano e nazionale di archeologia subacquea.

Noi di Golfo d’aMare sappiamo che ogni sogno non è mai solo un sogno, ma un pilastro su cui si fondano le verità, e auspichiamo che questo sogno diventi presto realtà.

Francesco Attanasio

 

 

 

 

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