Mazzini e Marx nel testo di Rodolfo Mondolfo

Rodolfo Mondolfo

Vi proponiamo la recensione di un testo raro presente presso la biblioteca del Centro Studi e Documentazione “Carlo Pisacane” di Sapri (SA).

“Mazzini e Marx”, Rodolfo Mondolfo. Milano 1972 edizioni delle Critica Sociale.

Cenni biografici su Rodolfo Mondolfo. Nacque in provincia di Ancona, ultimogenito di Vito Mondolfo e Gismonda Padovani, una famiglia benestante di commercianti di origine ebraica.

Suo fratello maggiore Ugo Guido (1875 – 1958) fu uno storico, membro del Partito Socialista Italiano sin dalla sua fondazione e stretto collaboratore di Filippo Turati alla rivista “Critica sociale”. Anche Rodolfo aderisce alle idee marxiste e socialiste

Gentile tentò inutilmente di farlo rientrare tra gli esclusi dalle leggi razziali. Costretto a lasciare l’Italia Gentile lo aiutò a trovare lavoro in Argentina. Qui, nel 1940, dopo un breve periodo di incertezze, riesce ad ottenere un incarico presso l’Università di Córdoba per un seminario di filosofia ed una cattedra di greco antico. E a Buenos Aires muore il 16 luglio del 1976.

Genere Storico-Politico

L’autore del libro è convinto agli inizi degli anni ’70, nel centenario della morte di Mazzini, che la pubblicazione del suo studio sui rapporti del pensiero mazziniano con la costruzione politica di Marx possa essere di grande interesse, in quel momento storico, sia per i tanti studiosi del primo che per quelli del secondo. L’analisi e il confronto dei capisaldi teorici di Mazzini e Marx comprende il periodo storico in cui vissero (Mazzini 1805-1872 e Marx 1818-1883) comprensivo di riferimenti a eventi e pensatori precedenti e postumi.

Karl Marx e Friedrich Engels

Tutti sanno che l’Associazione internazionale dei lavoratori, voluta da Marx ed Engels, venne fondata a Londra, il 28 settembre 1864, in un meeting di democratici e di operai appartenenti a vari paesi d’Europa. Meno noti sono i rapporti che, nei primi tempi, corsero tra di essa e Mazzini. Questi era stato anche invitato a partecipare al meeting; ma aveva preferito farsi rappresentare da due membri della Società operaia italiana di Londra, suoi amici. E uno dei due, poi, venne chiamato a far parte del Sottocomitato per la redazione degli statuti.

Mondolfo non insiste molto su tali rapporti con l’Internazionale e sulle questioni di scontro tra Marx e Mazzini all’interno di essa, ma si occupa principalmente di esplicitare le varie convergenze dei due grandi nonché delle loro divergenze generali ideali e politiche.

– Una radice comune: suscitare grandi movimenti rinnovatori e di massa per combattere un ”fatalismo pessimistico” che annullava ogni energia attiva (d’azione) trasformandola in uno scetticismo inerte. L’azione possiede per Marx non meno che per Mazzini una insuperabile efficacia formatrice e fortificatrice di coscienze, anche nella sconfitta. Eppure le due realtà, quella germanica e quella italiana, erano, in quel tempo, analoghe (vedi pg. 24 libro)

– Una divergenza incolmabile: per Mazzini il fine ultimo è la libertà dallo straniero e lo costruzione di una Repubblica con caratteri democratici e di condivisioni (a prescindere dalle classi sociali), per Marx la trasformazione della società con la sostituzione –anche violenta- di una classe, la borghesia, con un’altra, il proletariato.

L’ispirazione stessa dell’azione è per i due addirittura contrapposta: religiosa per Mazzini, storica e di Reale Umanesimo, liberato da ogni scoria religiosa, per Marx.

Giuseppe Mazzini

-Per Mazzini l’orizzonte è la Nazione, la Patria, al massimo è l’Europa; per Marx ed Enghels il mondo, l’unità di tutti i proletari. Questi concordano sulla necessità dell’indipendenza italiana contro il despotismo austriaco, (e, poi, contro il bonapartismo,) ma solo come passaggio verso l’unità dei lavoratori del mondo.

– La questione sociale è centrale sia per Mazzini che per Marx, ma le prospettive sono diversissime. Lo scontro ricalca le polemiche aspre di Marx contro gli idealisti e i socialisti utopisti.

– Mazzini simpatizza col socialismo, ma vede il progresso come serie di rivelazioni religiose.

– L’istruzione è un punto cardine per entrambi i pensatori, ma secondo Marx la visione, pur avanzata, di Mazzini è astratta.

Considerazioni sintetiche

Il testo è di circa 80 pagine, è denso di riferimenti e argomentazioni di tipo storico e citazioni autorevoli che danno forza e rigore logico a ogni valutazione o giudizio. E tuttavia la lettura risulta spedita e mai appesantita dalla volontà di elevare le tesi di uno dei due grandi a scapito dell’altro. L’equilibrio è il tratto distintivo dell’esposizione anche nello stile e nel linguaggio né aulico e né grossolano o infarcito di termini dottrinari.

Karl Marx

Lo studio sui due pensatori elaborato e pubblicato nei primi decenni del 1900 (come parte dell’opera “sulle orme di Marx”) nel clima della prima guerra mondiale, viene ripubblicato da “Critica Sociale” nel contesto politico-sociale degli inizi degli anni ’70.

Credo non sia casuale tutto ciò. Il clima di scontro politico estremo del periodo bellico e postbellico che scuoteva socialisti e democratici richiedeva a molti intellettuali del tempo uno sforzo pedagogico straordinario per ricondurre all’unità le forze popolari contro le spinte autoritarie che già si profilavano all’orizzonte. E questo in diretta corrispondenza con le forti tensioni sociali che condurranno al cosiddetto “biennio rosso” 1919-1920.

Critica Sociale fondata da Filippo Turati

Parimenti, a mio avviso, il centro studi “Critica Sociale” ha ritenuto opportuna la riedizione di “Mazzini e Marx” nel 1972 per l’estremizzazione della dialettica politica, che si traduceva spesso in violenze di piazza, alla fine degli anni sessanta-inizi anni settanta.

La lettura o la rilettura di “Mazzini e Marx” di Rodolfo Mondolfo sarebbe oggi consigliabile a chiunque volesse comprendere il grado di trasformazione che la politica ha subito in pochi decenni come approccio significativo per poi approfondirne le cause e le peculiarità tutte italiane.

Mario Palmiro Cautela

Per maggiori informazioni sul patrimonio librario del Centro Studi e Documentazione “Carlo Pisacane” di Sapri (SA) clicca qui

 

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